lunedì 2 dicembre 2013

Intervista: Stefano Ascari

Stefano Ascari è il Braccio destro di Diego Cajelli ed anche lui ha sopportato l'inflessibile Francesco Savino e le sue interviste...

Ciao Stefano, presentati in tre righe!

Modena, classe 1975. Ho iniziato a pasticciare con i fumetti a 16 anni e non ho più smesso. Di giorno mi occupo di grafica e di notte scrivo. Sono sposato e ho una figlia, buonissima, Olivia che, in effetti. è la cosa migliore che abbia combinato in tutti questi anni.
Sappiamo che hai da poco terminato di scrivere diversi numeri per Mytico, la collana sulla mitologia greca uscita per il Corriere della Sera. Qual è stata, se c’è stata, la differenza di approccio tra questi due lavori apparentemente così diversi?
Su Mytico! abbiamo lavorato in un contesto redazionale molto operativo, fatto di scadenze e di coordinamento tra le varie storyline. Quindi sicuramente un lavoro più tecnico, anche se l'opportunità di lavorare con artisti generosissimi e su personaggi archetipici ha creato una specie di magia difficile da spiegare. Su Long Wei ho la fortuna di lavorare gomito a gomito con Diego che è un maestro paziente e severo, e il risultato è un lavoro che, sul piano emotivo, sento molto di più "nella pancia".

Come hai affrontato il mondo di Long Wei, tutti i personaggi e le loro diverse sfaccettature, e un ambiente urbano ben delineato?

Ho vissuto a Milano per sette anni quando studiavo e mi è sempre sembrata la scenografia perfetta per storie di genere. A volte mentre tornavo dall'Università mi immaginavo un livello di Duke Nuke'm tutto ambientato in Corso di Porta Romana... vabbè. L'ambientazione quindi mi era congeniale. I personaggi sono stati più difficili da interiorizzare, ma anche qui il supporto di Diego è stato fondamentale per arrivare a conoscerli e a muoverli a dovere.

Qual è il tuo rapporto con le arti marziali? E quanto questa tua conoscenza ha influito nel tuo modo di scrivere e raccontare in Long Wei?

Sono forse il più digiuno del team. Conosco alcuni dei riferimenti cinematografici del genere ma non sono un patito in senso stretto... Mi sono documentato per l'occasione e mi sono riscoperto un grande fan dei wuxia. Mi sono concentrato di più sul contorno, sull'uomo che sta dietro alle mazzate per intenderci, e spero di aver dato un buon contributo alla serie da questo punto di vista.



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